lunedì 25 maggio 2015

Il calcio fa miracoli

A un torneo ogni ragazzo deve essere obbligatoriamente accompagnato almeno da un genitore. Non è invece imposto che sia tutta la famiglia, fino alla settima generazione, a spostarsi in blocco. Alla fine, al torneo in Toscana, la nostra squadra della Soccer Kids ha partecipato con 50 persone, tra aspiranti campioni del pallone e famiglie al seguito con tanto di pargoletti appena nati e anziani nonni che appena riescono a stare in piedi reggendosi con un bastone. 

Non avete, però, idea dell’effetto galvanizzante di un torneo per un vecchietto. È meglio di qualsiasi programma alle terme e di qualsiasi eccitante, comprese le note pasticche blu. Un nonno che vede correre il proprio nipote dietro a una palla ringiovanisce di 20 anni, inizia a urlare per fare il tifo, a gettare il bastone lontano e ad appendersi alla rete muovendola come fanno le scimmie dello zoo. Il calcio fa miracoli, signori miei.

Altro punto nodale del torneo è stato decidere come suddividere i giocatori nelle stanze. Pur essendoci un forte spirito di squadra, ogni ragazzo ha qualcuno con cui lega di più e con cui spera di finire in camera per ridere e magari giocare insieme con qualche dispositivo elettronico (che in realtà sarebbe vietato). Non sempre però è facile accontentare tutti. In ogni modo, i ragazzi sono stati “distribuiti” in stanze da tre e da quattro. 

Poi è toccato anche ai genitori. Ogni famiglia al completo (madre, padre e eventuali fratelli del calciatore) ha avuto una stanza. I nonni e i genitori singoli (mamma o papà) che hanno accompagnato il proprio ragazzo invece sono stati sistemati in singole o doppie. A me, per esempio, è toccato dividere la stanza con il papà del nostro portiere, un logorroico che continuerebbe a parlare senza mai fermarsi per intere settimane, anche se un terrorista islamico gli separasse con un coltello la testa dal corpo. Un incubo. (continua)

mercoledì 20 maggio 2015

In nome del Dio del Pallone

Ciao mi chiamo Greg e sono il papà di un bambino che gioca a calcio. La ciliegina della stagione è stata un viaggio extra nella verde Toscana, una missione in nome del Dio del pallone. La dirigenza della Soccer Kids per la prima volta ha iscritto la squadra di Luca a un torneo interregionale lontano da casa, a una manciata di km da Livorno e a circa 500 Km da casa mia. È stata un’altra esperienza importante per i ragazzi e per i genitori, un modo diverso per trascorrere il ponte del primo maggio. I preparativi sono iniziati con un mese di anticipo. La società si è affidata a un’affermata agenzia specializzata anche nell'organizzazione di tornei di calcio giovanile sul territorio nazionale. A ogni genitore è stato consegnato il programma completo del torneo, albergo, campi di gioco, regolamenti vari e soprattutto le tariffe, circa 150 euro a testa tutto compreso. Nonostante la crisi economica che continua a mordere ovunque, nessuno si è tirato indietro anche al costo di fare qualche sacrificio come rinunciare a una settimana di vacanza estiva. (continua)

giovedì 14 maggio 2015

È tempo di valutazioni

I ragazzi della Soccer Kids sono pronti ad affrontare la sfida dei tornei primaverili? La risposta è affermativa. Ne sono certo. In fondo, per loro si tratta sempre di correre dietro a una palla e divertirsi. Tra alti e bassi continueranno a giocare le partite, a macinare il campo torneo dopo torneo, a tentare di arrivare sempre in finale possibilmente per vincere. Quindi, non è ancora finita. Solo quando si chiuderà la fase dei tornei si potranno rompere le righe, andare in vacanza per poi rivedersi per chi sarà riconfermato a settembre. Infatti, tra maggio e giugno arriva anche il responso della società per ogni singolo ragazzo. Dopo averne valutato attentamente il rendimento della stagione, il comportamento e le capacità di gioco acquisite, le assenze e molti altri fattori si tireranno le somme per poi comunicare in caso positivo la conferma per la prossima stagione o la fuoriuscita dalla squadra. Insieme possiamo farcela. Insieme possiamo resistere e cercare di sopravvivere a questi impegni. Uno per tutti, tutti per una. Alla prossima seduta. 

giovedì 7 maggio 2015

30 partite in 30 giorni

Ai ragazzi si chiede un ultimo sforzo che coincidenze con l’ultimo mese di scuola e lo svolgimento di cerimonie per comunioni e cresime. Allora non si finisce mai. 
I tornei primaverili sono il momento più impegnativo della stagione. Nell'arco di 40 giorni i ragazzi della Soccer Kids disputeranno oltre 30 partite, spesso e volentieri sotto un solleone che annunciando l’arrivo dell’estate farà sudare tutti dentro e fuori il campo. 
Alcuni tornei si esauriranno in mezza giornata, altri dureranno giornate intere e altri addirittura si articoleranno con due incontri a settimana. Un pesantissimo tour de force. 
Molti papà si ingozzeranno di salamelle e affogheranno nella birra tra una partita e l’altra. Qualcuno si stenderà sull'erba o dove capiterà per la prima tintarella ma soprattutto per recuperare energie. Qualche mamma esibizionista esagererà mettendo in mostra più del dovuto. Ma anche questo fa parte dello spettacolo del calcio giovanile. (continua)